
Oggi voglio condividere con voi qualche curiosità riguardo agli amigurumi ma soprattutto spostare un po’ l’attenzione sull’aspetto della scelta di materiali per gli amigurumi adatti ai bambini che molto spesso viene tralasciato a favore della bellezza dei manufatti.
Che cosa sono gli amigurumi?
Già riuscire a dirne il nome senza sbagliare pare un mezzo miracolo ma cosa sono e da dove vengono?
Storicamente vengono attribuiti a una tradizione giapponese per la creazione di pupazzi all’uncinetto come suggerisce la semantica stessa con “ami” che significa uncinetto e “nigurumi” bambola. In realtà definirne l’origine è molto complicato perchè esistono molte testimonianze di produzioni simili in Cina e in quei secoli tra i due paesi gli scambi erano molto frequenti e di conseguenza anche le influenze.
Nei primi anni 2000, dopo decenni in cui sono stati più o meno ignorati, hanno iniziato ad arrivare in Occidente spopolando tra i progetti di maglieria.
Quali materiali servono per gli amigurumi?
Per cominciare serviranno degli uncinetti il cui numero può variare in base al progetto e allo spessore del filato. Generalmente si utilizza cotone non mercerizzato di uno spessore tra il 2 e il 3.5 massimo con relativi uncinetti. Serviranno inoltre ago da lana e forbici, imbottitura ed eventuali componenti in plastica come occhietti e nasini di sicurezza. Se vuoi approfondire l’aspetto dei materiali utili per iniziare a lavorare con gli amigurumi trovi un articolo qui.
Cosa intendiamo quando parliamo di amigurumi adatti ai bimbi?
In linea di massima questi pupazzi finiscono nelle mani di bambini per cui vengono creati o venduti. Quindi che si tratti di una creazione da hobbista, artigiana o domestica per un regalo, l’aspetto da tenere a mente è chi deve riceverlo. Mi spiego meglio: se sto facendo un portachiavi per la mia migliore amica non avrò alcuna preoccupazione a riguardo, perché sarò certa che lei non metterà in bocca la mia creazione, né tantomeno ne solleciterà continuamente i componenti.
Al contrario, se si tratta di bambini ci sono delle scelte da fare per far si che i più comuni incidenti con il pupazzo non si verifichino.
Materiali per amigurumi a prova di bambino
Filati e imbottitura
Se intendi creare un amigurumi di lana devi tenere a mente che l’unica che non crea allergie, infatti è adatta a creazioni destinate persino ai prematuri, è la lana 100% merino. Chiaramente è un prodotto decisamente costoso, quindi a meno di averne necessità per specifici dettagli, te la sconsiglio.
L’acrilico non crea allergie ma ha una consistenza un po’ grossolana e dopo i primi lavaggi pare subito sciupato.

Io prediligo sempre il cotone ma che deve attenersi ad alcune specifiche: non essere mercerizzato (questo elimina tutti i cotoni lucidi per una questione estetica e di fissaggio del colore), deve avere preferibilmente tinture naturali o essere riciclato (sempre a garanzia di un certo tipo di fissaggio del colore) e infine deve essere certificato Oeko-tex standard. La certificazione permette di sapere che è stato prodotto seguendo linee guida di standard qualitativi e di sicurezza nel rispetto dei requisiti previsti dall’UE. L’ideale sarebbe utilizzare un cotone che riporta anche il marchio Better Cotton Iniziative (BCI), ossia un cotone di cui l’anello iniziale della filiera, le coltivazioni di cotone, vengono certificate come non intensive, non lesive dell’ambiente e soprattutto che non sfruttino chi vi lavora.
Quest’ultimo dettaglio in effetti non incide totalmente sulla sicurezza del prodotto ma appartiene più alla sfera dell’etica, anche se devo dire che dopo alcune ricerche in merito ai materiali che utilizzo, in particolare sul cotone, la quantità di pesticidi che viene denunciata ogni anno mi preoccupa, soprattutto se poi è da trasformare in puericultura o abbigliamento 0-12.

L’imbottitura invece viene venduta dai principali marchi di merceria ed è principalmente di ovatta. La differenza tra i vari marchi la fa generalmente il prezzo al Kg. Il dettaglio importante in questo caso è che sia indicato che si tratta di ovatta per la creazione di cuscini, trapunte e bambole. E’ importante che venga indicato che si tratta di ovatta perchè esiste anche imbottitura di poliestere e questa la sconsiglio, sia perchè ha una mano meno soffice, sia perchè essendo totalmente sintetica viene caratterizzata spesso da un odore fastidioso.
In ogni caso non va mai dimenticato che anche la migliore ovatta certificata Oeko-tex Standard 100 non è anti-soffoco. Questo significa che nessuno di questi amigurumi è adatto per essere introdotto in culle durante la nanna. Questo è molto importante perché noto una produzione ingente di prodotti per neonati di cui non viene mai indicato che non è adatto per essere utilizzato dal neonato solo. Capisco che la responsabilità ultima è dei genitori ma è importante sensibilizzare al tema anche chi li realizza, a costo di perdere qualche vendita.
Componenti di plastica
Principalmente occhietti, nasi o particolari in genere. Questi esistono sia con una piccola asola da cucire come bottoni, che con chiusure di sicurezza a pressione. Personalmente utilizzo più i secondi perché li trovo più resistenti ai lavaggi.

Si possono anche inserire sonagli o carillon, in questo caso gli accorgimenti sono verificare sulle etichette la possibilità di lavare i meccanismi e verificare che il filo che penzola non sia mai pari o superiore a 20 cm. In ogni caso, se si utilizzano questi oggetti si deve tenere a mente che sono adatti a un pubblico +36 mesi.
Adesso hai un vero e proprio vademecum su cosa utilizzare per creare i tuoi amigurumi con una qualità che li contraddistinguerà da tutti!
Buon sferruzzo!
Barbara
PS: Qui abbiamo riassunto tutte le principali linee guida che puoi trovare indicate nei manuali di sicurezza per l’ottenimento del marchio CE. Benché non tutti siano tenuti né in grado di sostenere l’iter per l’ottenimento del marchio di sicurezza, è buona norma informarsi e cercare di produrre giochi il più sicuri possibile. Se hai dubbi non esitare a lasciare un commento qui sotto, sarò felice di risponderti.
Vuoi lanciarti nella creazione di amigurumi? Dai un’occhiata a questo post sui punti base da conoscere.
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